venerdì , 26 Aprile 2024

citochine

sono sostanze (ILF 1 tra le più note) con le caratteristiche di mediatore chimico dell’infiammazione prodotte dai macrofagi, cellule del sistema immunitario, presenti ovunque, ed anche dagli adipociti del tessuto-organo adiposo.
Queste molecole sono capaci di richiamare ed attivare “in loco” altre cellule dell’infiammazione, tipo i linfociti specializzati, produrre enzimi, esaltare un > del rilascio di E. da parte dei mitocondri e dei fattori di crescita, in primis quello delle piastrine, favorendo la crescita e l’attività dei fibroblasti e delle cellule endoteliali (delle pareti interne dei vasi), giocando così un ruolo importante nella guarigione delle lesioni prodotte dalle ferite e dai postumi infiammatori.
Ma la loro stimolazione cronica, come nel caso di malattie croniche dismetaboliche o neoplastiche innesca un circolo vizioso che si

   Coronavirus SARS 2003 (fonte)

automantiene, facendo danno. La loro stimolazione acuta, parossistica ed imponente si è svelata essere dannosissima anche nella patologia Covid-19 correlata.

Le citochine implicate nell’immunità, definite linfochine o interleuchine -1  e -6, ed il fattore di necrosi cellulare TNF-alfa a loro volta stimolano la produzione epatica della proteina C reattiva (PCR), marker di questa situazione infiammatoria e del fibrinogeno; un > importante e repentino della PCR è correlato con eventi avversi cardio-vascolari anche mortali: ad esempio nel 50% dei Pazienti gravemente nefropatici.

Altre citochine sono le adipochine, oltre 50, con le più note  adiponectina, leptina ed omentina, e poi la resistina, l’MCP-1 (monocyte chemotactic protein-1), angiotensinogeno/angiotensina (prodotto dall’organo adiposo, pro-ipertensivo e pro-infiammatorio favorendo lo stress ossidativo), ed ancora l’amiloide sierica A, marker di flogosi simile alla PCR, della fase acuta, che altera i proteoglicani della parete vasale favorendo reazioni aterosclerotiche.

Ben presenti nelle forme neoplastiche, con catabolismo lipidico e protidico, detto sindrome ipercatabolica, partecipano alla frequente lisi muscolare ed al calo dell’appetito (anoressia) centrale, nelle insufficienze cardiache e renali, nell’aterosclerosi e vasculopatie periferiche, negli stati pre-eclamptici, nella malnutrizione, con attenzione medica a quella iatrogena, da ricovero ospedaliero (*): in tutte queste situazioni, ed altre ancora, si esaltano cicli metabolici futili, afinalistici, ma sempre dispendiosi dal punto di vista energetico.

Numerosi germi Gram neg. producono endotossine che esaltano la produzione di citochine pro-infiammatorie innescando la sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS) con interessamento potenziale di organi ed apparati, la MODS (Multiple Organ Disfunction Syndrome) con possibile evoluzione nella insufficienza multi-organo  o MOF (Multiple Organ Failure).
Nelle infezioni del peritoneo o di altre sedi la responsabilità delle citochine è di primaria importanza con il TNF, l’interleuchina 1 (IL-1) ed IL-6 di produzione macrofagica soprattutto come risposta finalizzata a contrastare il metabolismo aggressivo dei germi e la riparazione del trauma tissutale delle manovre terapeutiche chirurgiche.

Recente la TGF-beta2 (transforming Growth Factors-B2), citochina che tende a < la secrezione di altre molecole come il TNF-alfa e parecchie interleuchine, tra le quali la -6 (fonte).

(*) splendidi ed illuminanti articoli da leggere al riguardo: Mediterr J Nutr Metab (2009) 2:171–179 e http://air.unimi.it/handle/2434/68044.

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