detto anche ormone dello stress, è un prodotto della ghiandola surrenalica come gli altri ormoni gluco-corticosteroidei, programmato per dare risposte acute a situazioni che richiedono reazioni immediate o celeri, tipo fuga-attacco, potere decisionale ed altro di simile, con impegno mentale e fisico di alta portata: cervello (attenzione, consapevolezza, analisi, sintesi), pompa cardiaca, attività respiratoria, energia disponibile, tono muscolare appropriato, attivazione dei sensi grazie ad un < utilizzo periferico del glucosio, a favore del metabolismo cerebrale: si immettono così in circolo glucosio e trigliceridi (*), trasformati in FFA (acidi grassi liberi) e glicerolo, grazie all’enzima lipasi, stimolato dai 6 ormoni iperglicemizzanti (con il cortisolo, adrenalina e nor-adr., glucagone, G.H., tiroxina).
E’ quindi prezioso in molte occasioni, ma anche nel promuovere il recupero e l’azione anti-infiammatoria post-allenamento
Sembra che la curcumina, splendido anti-ossidante, abbia un effetto analgesico modulando i recettori per il cortisolo (fonte del 2009). Forse è la stessa azione in studio per la liquirizia, con il suo acido glicirrizico e per gli anti-ossidanti del ribes nero che tendono a mantenere elevati i livelli dell’ormone.
Da qui conseguente liberazione di energia, ma questa può anche provenire dall’attivazione del catabolismo proteico con liberazione di amminoacidi a scopo di ulteriore disponibilità, anche di provenienza muscolare (cannibalismo proteico), soprattutto dalle fibre di tipo II° (catabolismo, con blocco della sintesi proteica**); viene esaltata ancora la riparazione cellulare, la vasocostrizione da adrenalina e la sintesi di enzimi, e deprimendo le reazioni immunitarie funge da anti-infiammatorio: al riguardo è noto che atleti di grande livello, per lo stress siano piuttosto soggetti alle infezioni.
> pertanto in tutte le situazioni di stress psico-fisico, problemi severi di salute chirurgici o medici, esercizio fisico molto intenso e protratto > 30′ a causa dell’ipoglicemia da prestazione che lo stimola;
> nelle diete iperproteiche e quindi anche in quella del “sondino” o diet tube, ma forse la sua frazione libera nel sangue è controbilanciata dall’> della presenza della proteina specifica legante l’ormone (non ricordo la fonte); la caffeina al mattino stimola il suo rilascio protratto per molte ore (fonte del 2008), ma la maggior parte di noi vive l’esperienza del caffè al risveglio come anti-stress!
> il volume degli adipociti nella parte alta del corpo per la spiccata presenza di recettori specifici, tipo obesità androide, favorisce l’osteoporosi per ritardo della sintesi del collagene e della matrice dell’osso, è responsabile però del buon controllo glicemico nel digiuno, così che energia sia disponibile anche in fasi critiche.
<: con l’acido gamma-amino-butirrico (GABA) (fonte), produzione stimolata dalla teanina del thè verde, e la fosfatidil-serina (fonte) come integratori nell’allenamento spinto, ma non è roba per noi. Anche la Vit. C ha questo effetto come i BCAA (aminoacidi a catena ramificata).
L’ormone, per il suo ritmo circadiano, presenta picchi al mattino presto favorendo il risveglio in parallelo al calo della melatonina; per questo all’alba, o poco dopo, è preferibile non imbarcarsi in attività fisiche importanti, tutt’al più soft fitness, tipo passeggiata o slow jogging, evitando altresì l’errore di non eseguire un’idonea prima colazione che dovrebbe apportare almeno il 20% delle calorie giornaliere: si interrompe il digiuno ed il picco fisiologico mattutino del cortisolo viene ridimensionato (fonte: INRAN, sezione alimenti).
Nella diagnosi di sovra-allenamento è utile determinare il rapporto testosterone/cortisolo, che diminuisce, ma non è appropriato nelle problematiche della nostra palestra.
**) al riguardo pensiamo alle situazioni di stress cronico con perdita di peso (di origine anche proteica) ed all’uso farmacologico obbligato, ma anche all’abuso di cortisonici a scopo improprio!
(*) Utile al riguardo una pausa sul blog del mio Amico Pasquale.
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