martedì , 16 Aprile 2024

riscaldamento fitness

Si va in palestra! Abbigliamento idoneo valutando la stagione, la temperatura degli ambienti a disposizione, magari con una tuta per le prime fasi, da togliere prima delle attività specifiche preparate con un idoneo riscaldamento (warm up: caldo-temperatura su).

In previsione dell’attività non si deve essere a digiuno avendo fatto, magari un’oretta prima, un pasto leggero misto ma carente di grassi;

enfant qui pisse: fontana di Bruxelles

una buona idratazione ci deve accompagnare durante tutto il workout: portiamoci sempre la bevanda scelta da voi o consigliata dal trainer, io ho la bevanda di daddy (!), spesso bastando la sola acqua per sedute routinarie.
Pipì fatta, mani pulite, asciugamano e diario o scheda tecnica con noi.

Si inizia l’attività aerobica: tapis roulant (treadmill) per walking o corsa (regalandoci così tanti positivi endocannabinoidi, anandamide soprattutto = euforia e gratificazione) (siamo nati per correre – born for run) con velocità < 10 Km/ora (anche con manubri leggeri), ciclette, skip (saltare con la corda), stepper o esercizi con pesetti da 500 gr. od 1 Kg e non più, veloci, ripetuti oppure alle macchine, ma sempre con minimo carico o potenza.
Attenzione e controllo sempre dell’attività respiratoria, ritmica ed ordinata secondo il ritmo dell’esercizio (vedi inspirazione ed espirazione con i loro risvolti fisiologici). Una leggera ed incipiente sudorazione può essere il segnale di un buon inizio di riscaldamento che si ottiene in un tempo variabile di 8 – 20 minuti: la fretta non è una buona compagna, anche in palestra.

Un buon riscaldamento consente:
> della frequenza cardiaca e degli atti respiratori,
della pressione arteriosa,
della velocità del flusso sanguigno in toto,
della temperatura corporea,
del metabolismo
così si preparano all’attività cuore e polmoni, sistema neuro-endocrino, muscoli,  tendini ed anche le articolazioni, per un > del liquido sinoviale intra-capsulare a funzione lubrificante, cioè anti-attrito, termo-disperdente ed attenuante i carichi, soprattutto assiali.
Il tutto si ottiene dando a disposizione ai vari organi ed apparati ossigeno ed i substrati rappresentati da glucosio e quindi acidi grassi, necessari per fornire l’energia richiesta dalle prestazioni, favorendo di converso lo smaltimento di CO2, acido lattico, acido piruvico, mio-cataboliti ed elettroliti.
Coordinazione motoria, consapevolezza della risposta personale all’attività in corso, delle variazioni della postura e del proprio corpo nello spazio,  timing del programma, umiltà nel farsi correggere, “pensieracci personali” via lontano, fanno da corollario a questa fase preziosa del fitness, troppo spesso trascurata od insufficiente, per il desiderio di iniziare “subito o  presto” la performance.
Occhio quindi al fattore “programmazione del workout”.

Una buona preparazione all’esercizio fisico ed all’adattamento cardio-respiratorio che ne consegue, sono le condizioni per instaurare una efficiente attività motoria con adeguata performance evitando infortuni, ed ottenere infine un soddisfacente ed appropriato allenamento specifico.

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