ridotta attività fisica, con ridotto consumo calorico e conseguente rischio di > peso corporeo, ma non solo: diminuisce altresì il Brain-Derived Neutrophic Factor (BDNF) che ha, come dice il nome, proprietà trofiche sui neuroni con minor rischio di malattie degenerative neurologiche quali il morbo di Alzheimer ed il Parkinson e di deficit cognitivi e mnesici a lungo termine.
Cause: obesità, computer, video-giochi, TV, associati spesso a turbe del comportamento alimentare, quali il mangiare continuativo, compulsivo.
Si creano le condizioni per una sindrome ipodinamica o ipocinetica che comprende i danni della sedentarietà con apparato muscolare ipotrofico ed ipotonico, rigidità articolare, posture patologiche, tipo cifosi, iperlordosi, scoliosi e loro conseguenze su situazioni dolorose e prestazioni fisiche semplici scadenti (piegarsi fino a terra, salire le scale, deambulare correttamente ecc.), dovute al gran tempo impiegato nel “non muoversi“, da deficit dell’apparato respiratorio con respirazione superficiale e rischio di accumulo di CO2 e scarsa ossigenazione del sangue; ed ancora, accanto a modesta performance respiratoria anche quella del sistema cardio-vascolare, metabolismo rallentato e tendenza alla iperglicemia.
L’incidenza è presumibilmente di 1 bambino su 4 dai 6 agli 11 anni (sec. uno studio pluridisciplinare condotto dalla AUSL n°1 di Pesaro-Urbino nel 2002).
Vedi anche sindrome ipodinamica.
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