giovedì , 10 Luglio 2025

I nostri poteri immunitari: nel Bene e nel Male.

Lanciano, tavola di Giovan Battista Pacichelli (Roma, 1641 – id. 1695)

Il nostro sistema immunitario è un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l’organismo da agenti esterni dannosi, come i microrganismi nei quali troviamo batteri, protozoi, miceti, virus, parassiti.

Tali agenti esterni potenzialmente lesivi, penetrando in un individuo attraverso l’aria inalata, il cibo ingerito, i rapporti sessuali, tempo fa con manicure, pedicure, cure Odontoiatriche e accessi al P.S., con le emotrasfusioni per l’epatite B e C soprattutto e manovre sanitarie invasive, le ferite ecc. si possono riprodurre, causando un’alterazione funzionale definita infezione, locale o locoregionale oppure sistemica, cioè generalizzata, per i quali si adoperano i termini di sepsi e di setticemia.
Il termine infiammazione si riferisce invece alla reazione immunitaria di difesa per cause/agenti non biologici, pertanto fisici, chimici e necrosi (morte) di un tessuto, funzione fisiologica che si attiva anche in caso di cellule danneggiate o “vecchie” da eliminare e rinnovare, come avviene ad esempio per i globuli rossi che vivono 120 giorni, per le cellule neoplastiche al loro esordio e purtroppo anche nelle reazioni di rigetto degli organi trapiantati, dove si impiegano farmaci immunosoppressori, dei quali il più famoso è la ciclosporina, cellule invecchiate o danneggiate ma anche cellule neoplastiche, molecole e strutture metaboliche da “riciclare”.
Da qui l’assioma:
infiammazione, infezione ed immunità sono fenomeni biochimici e dinamici
estremamente correlati
.
Un dato importante, ogni secondo 4 milioni di cellule si rinnovano, dalle piastrine e da alcuni globuli bianchi che vivono alcune ore, alle cellule del cuore, stomaco, encefalo, muscolo e rene che invecchiano dopo lustri.
Ma se ci dobbiamo difendere, dobbiamo anche “offendere”, reagire con armi appropriate perché stiamo parlando proprio di una “guerra”.

Uomo della battaglia di Anghiari,        Leonardo 1503 (S.G. 1967)

 

 

 

 

Tutte le componenti di questo “allarme biologico” prevedono una
strategia di vigilanza e di attacco” con elementi cellulari sparsi in diverse aree del corpo umano che comunicano tra di loro grazie a interconnessioni, “strade” dette vasi linfatici e con la circolazione ematica.
L’organo responsabile della produzione delle cellule del sistema immunitario è il midollo osseo, che si trova all’interno di alcuni tipi di ossa del nostro corpo.

Ecco lo schema della cellula madre del midollo osseo, detto anche rosso,
con la

linea mieloide (rossa)         e la          linea linfoide (bianca)

globuli rossi                                        linfociti: T e B

piastrine                                              linfociti Natural Killer

granulociti eosinofili                           plasmacellule

granulociti neutrofili                           granulociti basofili

monociti (+ batteri) -> macrofagi

mastociti

Nello specifico il sistema immunitario è costituito da

immagine (fonte)

cellule specializzate, chiamate globuli bianchi o leucociti, capaci di circolare sia nel sangue che “muoversi” nei tessuti, soprattutto intorno ai vasi capillari.
Queste cellule si individuano nei 6 tipi dell’immagine ed in organi linfatici ben definiti, principali, come il midollo osseo, la milza ed il timo e organi linfatici secondari, come linfonodi (ghiandole linfatiche) e tessuto linfoide associato alle mucose (tonsille, appendice e placche intestinali di Peyer).
Proteine specializzate nel ruolo di mediatori chimici, chiamate citochine, orchestrano le diverse risposte immunitarie, scambiandosi segnali tra di loro al fine di controllare il lavoro dei diversi organi e dei tessuti linfatici.
Citochine, appunto: sono una molteplicità di proteine diverse secrete dalle cellule del sistema immunitario contribuendo alla regolazione della risposta immunitaria.
Ma una loro iperproduzione, una “tempesta”, soprattutto per infezioni diffuse, può portare a gravi danni metabolici multiorgano, talora fatali:
la MOF (Multi Organ Failure).
Una normale risposta immunitaria si articola secondo questi passaggi:
– l’agente esterno potenzialmente pericoloso, chiamato antigene, per lo più molecola proteica, viene scoperto e identificato;
– il sistema immunitario si attiva mobilitando tutti i suoi difensori, le cellule dedicate;
– l’antigene viene accerchiato, attaccato, fagocitato e “digerito” dagli enzimi o neutralizzato con gli anticorpi circolanti nel sangue, i proiettili specifici;
– l’aggressione viene domata e conclusa, se vinciamo!

Ho parlato prima di “guerra”, genialmente interpretata dal mio grande Amico Grafico umorista, Lucio Trojano, 90enne (!) per un altro grande Amico Fisico teorico e

Il Prof. Fabio Luciani, Fisico teorico e Immunologo. Da Lanciano a… Sydney.

Immunologo, il Prof. Fabio Luciani, lancianese, XXV Premiato di quest’anno dall’Associazione culturale “Il Frentano d’Oro” della quale sono presidente da 4 anni.

Lucio Trojano per Fabio Luciani, 2025.

E’ una vera guerra che richiede essenzialmente due tipologie di attacco-difesa:
il primo è il corpo a corpo,
la fagocitosi,
il secondo è la guerra a distanza, da remoto, con
la produzione di anticorpi, sinonimo immunoglobuline.
Il contatto diretto invasore-aggredito mi ricorda le offese come quelle da lotta, botte, tirapugni, arma da taglio, come coltelli, spade, baionetta, asce e poi reti, catene, mazze, invece la battaglia a distanza mi fa pensare alle palle di fuoco, all’olio bollente, ai proiettili, lance, frecce ed ancora a kamikaze, bombe, droni, inquinamento della terra, degli ambienti, dell’aria (tipo gas nervini ed altro) e delle acque, oltre agli hackeraggi sui mezzi di comunicazione, che indeboliscono la strategia di difesa.
Così creo le basi per spiegare molto semplicemente, didatticamente, i due più importanti poteri immunitari nell’Uomo, ma non solo, ricordando però che esistono anche altre due protezioni, qui, subito.
Una è di tipo meccanica, come la cute, le lacrime per la cornea, il cerume per le orecchie, l’altra é
biochimica, con la produzione di muco protettivo specializzato per le membrane interne, le mucose, degli apparati in comunicazione con l’esterno come l’apparato digerente, il respiratorio con il catarro ed il genito-urinario ed ancora di varie secrezioni complesse che contengono sia anticorpi che proteine di natura enzimatica, capaci di distruggere i batteri.
Dunque il primo mezzo di difesa da contatto, come detto, è la fagocitosi, dal Greco, fago = mangiare e cito = cellula.
In realtà i globuli bianchi deputati al “me te magno”, i fagociti, sono di 5 tipologie:
i granulociti neutrofili,
i monociti che in presenza di batteri diventano macrofagi,
i linfociti B,
i granulociti eosinofili ed i
linfociti Natural Killer che si “attaccano” all’invasore per inglobarlo e distruggerlo attraverso enzimi che lo “squagliano”, ricavando utili proteine, glicidi e lipidi.
Ecco che i Linfociti orchestrano una seconda risposta immunitaria mirata, con la produzione di anticorpi: essi sono  i Linfociti B e i Linfociti T.
I Linfociti B, (B da bone, osso, dove si sviluppano, ma anche come mnemotecnica, B da batteri, dei quali riconoscono le proteine estranee dette antigeni, sono le cellule responsabili sia dell’attivazione dei fagociti Linfociti Natural Killer che della produzione degli anticorpi, qui tramite la trasformazione in Plasmacellule, veri cecchini, tiratori scelti, snipers in inglese.
Gli anticorpi, sinonimo immunoglobuline, sono le proteine che legano e distruggono gli agenti estranei essendo immesse nel sangue con l’obiettivo di riconoscere ed annientare i nemici alieni che stanno infettando le proprie cellule.
I Linfociti T, che maturano nel timo, riconoscono gli antigeni dei virus, dei funghi (miceti) e del bacillo della TBC, informando i Linfociti B per le risposte immunitarie più idonee, quelle due già segnalate.

Quando il nostro sistema immunitario è malato, può succedere che cellule o tessuti del nostro corpo vengano scambiate dai linfociti, soprattutto i L. T, per estranei, subendo così un attacco.
E’ un deragliamento, il rovescio della medaglia, ma anche un boomerang, purtroppo.
Ecco che in questa evenienza, talora drammatica, ma anche fatale, si parla di
malattie autoimmuni.
Mi viene in mente una frase del mio Prof. di Lettere, Angelo Buononato, del Liceo Scientifico Vittorio Emanuele II di Roma su Ciullo (Cielo) d’Alcamo, poeta siciliano del XIII secolo:
“di lui, nulla si sa”. O molto poco, tranne del suo verso:
tu rosa aulentissima”
.
E così è, per tali morbi la cui patogenesi risulta ancora non capita, anche se molto studiata.
Questa problematica di autoimmunità si evidenzia clinicamente in 4 situazioni:
1) prendersela contro se stesso, “mi do le picconate sui piedi”, l’autoimmunità appunto;
2) prendersela con gli “innocenti”: ecco le allergie, con risposta immunitaria sproporzionata nei confronti di antigeni estranei, spesso innocui o discreti, che va a danneggiare anche i tessuti normali, come nell’asma bronchiale scatenate dai pollini e quelle da alcuni alimenti o da veleno da puntura di insetti e ragni.
3) fare lo gnorri, il distratto e quindi addirittura favorire il cancro, e la sua aggressività;
4) come già detto della fratellanza con l’infiammazione e l’infezione, l’immunità straripa con un eccesso di difesa,
la tempesta di citochine,
con possibilità di morire per infezione sistemica, la sepsi e con la MOF, la sindrome da deficit multiorgano, già riportata.
Un’esasperazione di questo fenomeno è lo shock anafilattico da esposizione, puntura di insetto o ingestione di un allergene già noto, per lo più, che se non trattato prontamente con adrenalina può risultare fatale per la massiccia produzione di citochine come istamina, eparina, prostaglandine ed altre, ad opera dei granulociti basofili e dei mastociti, attivi anche per i parassiti come i fagociti granulociti eosinofili.

Esistono anche disturbi da
immunodeficienze, congenite o acquisite quando l’organismo non è in grado di attivare una risposta immunitaria contro gli invasori esterni.
Esempio eclatante l’AIDS da HIV, con compromissione dei Linfociti T e morte frequente per virosi, candidosi e TBC, con accanto ad alcune forme neoplastiche particolari.
Alcuni esempi, non per frequenza, ma in ordine alfabetico, tralasciando le complesse, crudeli forme congenite, spesso fatali ad espressione neonatale e quelle che secondo quanto io possa sapere, sono molto rare:
alopecia areata, anemia perniciosa, artrite psoriasica, artrite reumatoide, BPCO alcune forme, celiachia e glutine (!), connettiviti, dermatite atopica, dermatomiosite, diabete di Tipo 1, epatite autoimmune, eritema nodoso, febbre reumatica, fibromialgia, lichen sclerosus, miastenia gravis, MICI (Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali): morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, morbo di Basedow (Flaiani-Graves), pemfigo (bolloso), polimialgia reumatica, psoriasi, rinosinusiti, sclerodermia con varie forme di fibrosi polmonari, sclerosi multipla, sindrome delle gambe senza riposo, sindrome di Behçet (con le vasculiti) e le malattie quasi peculiari della Turchia, sindrome di Cushing, sindrome di Guillain-Barrè Strohl, sindrome di Ménière, sindrome di Reiter, sindrome di Sjogren, spondilite anchilosante, sterilità maschile autoimmune e post-traumatica, tiroidite di Hashimoto, vasculiti (artero-veno-capillari), vitiligine.

Riflessioni particolari: ci sono situazioni che possiamo trovare di frequente nella popolazione quando siano presenti fattori favorenti un calo, talora drammatico, delle difese immunitarie che evidenziano correlazioni anatomo-funzionali e quindi cliniche, di 4 elementi, Psicologia e Neurologia, oggi più modernamente definita Neuroscienze con l’Immunologia, l’Endocrinologia e lo studio del Microbioma, la popolazione di batteri presenti soprattutto nel nostro intestino.
Esso si rapporta egregiamente, se tutto ok, con il resto delle predette funzioni organiche, compendiando un unico e complesso sistema di controllo omeostatico dell’organismo.
Queste le patologie: stress (compagno di vita!) e depressione, sia come esperienza acuta che prolungata nel tempo,
le malattie autoimmuni gravi acquisite, come i Pazienti con AIDS, già detto,
gli Oncologici soprattutto se sotto chemioterapia (TCX, chemioterapia antiblastica) o in Radioterapia estesa ed i trapiantati, nelle leucemie e linfomi, i politrasfusi ed i politraumatizzati,
atleti di sport estremi e sportivi in overtraining per la dannosa vigoressia,
gli anziani avanzati in scarse condizioni igieniche, magari anche nutrizionali, come spesso si avvera in Ospedale (!),
i grandi ustionati,
i Pazienti di Chirurgia avanzata ampiamente demolitiva e ricostruttiva,
alcolisti cronici e malnutriti.
Certamente i cateteri venosi centrali (CVC) e gli stent biliari, endocoledocici a permanenza o presenti per tempi molto prolungati possono essere elementi favorenti le infezioni sistemiche, valutando anche la diagnosi e l’eventuale fragilità del Paziente (!), molto meno gli altri presidi come
il C.V., gli stent ureterali, uretero-pielici, drenaggi biliari o trans-epatici esterni, drenaggi liquor cerebrale-peritoneo ed infine tubi per alimentazione enterale artificiale gastro-digiunali (PEG o Percutaneous Endoscopic Gastrostomy, gastro- e digiunostomia).
Non ultimo, il “passare del tempo”, l’invecchiamento, che causa inesorabilmente l’indebolimento degli elementi del sistema immunitario.
Ma c’è di più, purtroppo: il rischio delle complicanze infettive e i danni d’organo per la terapia steroidea (cortisonica) cronica!

Come è possibile rafforzare il sistema immunitario?
Per far sì che il corpo sia sempre pronto ad affrontare qualsiasi tipo di attacco, l’arma migliore è condurre uno stile di vita sano, basandosi su questi principi fondamentali:
– tenersi in forma svolgendo un’attività fisica, almeno leggera. Al riguardo leggete qualcosa sul fit-walking;
– essere “amici” della bilancia;
– non fumare e non abusare di alcool;
– cercare di limitare o eliminare fonti di stress (facile a dirsi!). Lo stress, infatti, influisce sul numero dei globuli bianchi che risultano meno responsivi a stimoli esterni, rendendo l’organismo più “attaccabile” da agenti che causano infiammazioni e malattie;
– cercare di “dormire bene”: un sonno di buona qualità, caratterizzato da un regolare ritmo sonno-veglia, influenza positivamente il sistema immunitario rendendolo più pronto ad attivare difese immunitarie. Si consiglia anche di dormire al buio per evitare disordini ormonali. Se si russa o si hanno apnee niotturne, consulytare il Medico di Famiglia (MMG) per eventuale visita ORL.
Altro dato fondamentale,
– la socializzazione e la convivialità. Vivere in amicizia con più persone, accudire i nipotini, l’orto o il giardino, essere presenti nei vari club, parrocchia, associazioni; ballare, giocare a carte, leggere ed aggiornarsi, curando la vista, l’udito e la buona andatura di passeggio;
“mangiar sano”, equilibrato, assumendo cibi naturali e ricchi di vitamine e sali

colori a tavola

minerali. Diceva Ippocrate nel prezioso V secolo aC.:
“fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo.”
Frase ripresa da Feurbach nel XIX secolo:
“siamo quello che mangiamo”.
Un rapido elenco, ma dal prezioso messaggio: dieta mediterranea, latticini fermentati come yogurt e kefir, non quelli di mucca o bufala, molto grassi, bene se di capra, farine non raffinate, ma 100% integrali (grano saraceno, segale e farro), grassi vegetali dall’olio di oliva extravergine e dalla frutta secca lipidica, grassi animali, essenzialmente dai piccoli pesci azzurri come acciughe, sardine e sgombro; ok dal salmone, ma attenzione alla provenienza, dall’uovo e dai legumi, fagioli di tutti i tipi, meglio se rossi o neri. Più grandi i pesci, maggiore la concentrazione del veleno mercurio.
E di questo comportamento selettivo e “maturo”, ricco anche di fibre,  ci ringrazieranno anche i nostri amici batteri intestinali “buoni” del nostro microbiota intestinale, popolazione amica del nostro sistema immunitario, già sottolineato.
Ma se ho parlato di cibo sano, voglio aggiungere, con un importante fuori-tema, i
– veleni a tavola:
TV, smartphone, sale, zucchero, alcol, superalcol, burro e margarina, farine raffinate: cibi comodi per il tempo risparmiato, ma super processati e tossici con additivi, conservanti e, ancora, tanto sale.
Inorridisco spesso al bar, al mattino, quando gli adulti, spesso paffutelli, propongono ai figlioli, anch’essi spesso sovrappeso o addirittura obesi, merendine ricche di grassi dannosi, patatine salatissime e tè super dolcificato.
Il grasso viscerale è un organo a tutti gli effetti, e se è “troppo”, diventa un problema infiammazione-responsabile ed immuno-compromettente.
In tutti gli obesi la PCR (Proteina C Reattiva) è alta, a livelli patologici, con i rischi relativi, metabolici ed oncologici. E molti si chiedono: perché?
E questa è la risposta, che non credo vi stupisca..
L’ipertensione arteriosa e l’aumento soprattutto del colesterolo e dei trigliceridi, molto meno, grassi che aumentano nei diabetici e nell’eccesso di zuccheri ed alcol (e superalcol), è anche materia della Pediatria!
Ma bisogna aver orecchie per sentire e tempo per riflettere, senza la curva in avanti della cervicale per il cellulare in mano, diventata la custodia del tempo… “prigioniero”.

Integratori del sistema immunitario?
Non ho esperienza al riguardo, ma credo molto nei buoni dettami prima elencati, appropriati, non da me, ma dalla Medicina basata sulle evidenze (MBE), cioè sull’appropriatezza dei consigli che hanno prove di efficacia.

 

 

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