venerdì , 19 Aprile 2024

proteine o protidi

Sono composti detti quaternari perchè costituiti da carbonio, idrogeno, ossigeno ed azoto con talora un quinto elemento caratterizzante,

La zolfara, Renato Guttuso (part.)

come cobalto, nella Vit.B12, ferro, nella mioglobina, ferritina e transferrina,  fosforo, rame e zolfo. Almeno 100 amminoacidi formano una proteina, altrimenti, con numero ridotto, si parla di polipeptidi.

Le migliori proteine naturali, preziose per il loro impiego ma a richiesta metabolica complessa, sono quelle dette di alta qualità, e provengono dalla carne magra, pesce, uova, pollame e dai latticini a basso contenuto di grassi, quindi dai legumi, soia in primis.

Attenzione comunque al fatto che le proteine favoriscono il dimagramento opponendosi all’aumento di peso. Esse sono complesse, difficili da metabolizzare: l’organismo brucia circa il 20% delle calorie apportate dalle proteine soltanto per digerirle, contro l’8% dei carboidrati ed il 2% per i grassi. Innalzano il livello di sazietà non solo durante i pasti, ma anche nelle pause alimentari. Un’alimentazione con proteine al di sopra del fabbisogno, insegnerà al corpo ad utilizzarle come fonte di E. a discapito dei carboidrati e dei lipidi: da ciò la perdita di massa magra!

Non esiste un immagazzinamento dei protidi, così come avviene per gli zuccheri ed i igrassi, per cui il loro approvvigionamento deve essere quotidiano. Occorre circa 1 gr. di proteine/Kg/die, con resa energetica pari a 4 Kcal/gr. proteine; per un atleta invece di alti livelli di 70 Kg., arrivando a 2gr/kg. di proteine, ma possono essere sicuramente troppe, meglio fermarsi ad 1.8 (°) si ottengono 560 Kcal.  con due filetti di salmone, 400 gr. di pollo od 800 gr. di bistecca: da notare la resa nutrizionale proteica/gr., doppia per il pollo.

Il catabolismo delle proteine produce urea che comporta un’abbondante perdita di calcio del sistema osseo, compensata dall’attività fisica che lo “fissa”; urea ed acqua creano un surménage del fegato e maggiormente del rene; si favorisce ancora, nella dieta iperproteica, la deposizione di grasso e il decremento della massa muscolare, diminuendo l’efficienza dell’organismo.

Un’alimentazione bilanciata con proteine ad elevato valore biologico contribuisce a potenziare gli effetti dell’IGF-1, anabolizzante naturale. Mentre per lo zucchero esiste un bagaglio di riserva rappresentato dal glicogeno, e per i grassi gli adipociti dell’organo adiposo, queste molecole non si “stockano”, hanno quindi bisogno di essere introdotte quotidianamente con la dieta. Da qui, un eccesso di proteine, anche nell’ambito di un programma fitness dedicato allo sviluppo della massa magra risulta dannoso per il surmenage richiesto ai reni per lo smaltimento.
Riflettete ragazzi con gli integratori proteici presi “a cucchiaiate”: latte parzialmente scremato, non intero, per il colesterolo (!), carni varie magre, togliendo il grasso visibile, legumi freschi o secchi (per carità controllate la data di scadenza e la perfetta tenuta della confezione, per il rischio di aflatossine, discorso sovrapponibile per le spezie tipo curry, curcuma, zafferano asiatico, cardamomo, cumino ecc., scusate la mia divagazione, alla quale tengo molto), 3 – 5 albumi d’uovo ed 1 tuorlo: sono raccomandati e sono alimenti fisiologici “formidabili”.

Per quanto riguarda il bilancio azotato, sapendo che le proteine contengono il 16% di azoto, si ha:
100 gr. proteine / 16 = 6.25.
gr. proteine / 6.25 = gr. di azoto.

E’ buona norma che la Vit.B6, facilmente reperibile negli alimenti, accompagni l’assunzione di proteine, ma è normale in una dieta equilibrata fatta bene!

(°) (fonte: Hoffman Jay R. et Coll. J. Intern. Soc. Sports Nutr., 2006, 3:12-18).

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