giovedì , 28 Marzo 2024

“La Bellezza salverà il Mondo”, secondo la Prof.ssa Angelisa Bianco

“La BELLEZZA SALVERA’ il MONDO”.

idiotaQuesta frase detta dal Principe Myskin ne “l’Idiota!” di Dostoewskij ha fatto versare fiumi di inchiostro ai letterati, critici, filosofi ed artisti che hanno cercato di interpretarne il senso.

La bellezza salverà il mondo. Il mondo salverà la bellezza. Ma quale?

Se ci basiamo sui canoni estetici moderni, ampiamente veicolati dai media, l’emblema della bellezza è l’aspetto fisico, sia maschile che femminile. Ogni anno si spendono miliardi di euro, dollari etc. in prodotti di bellezza,  lifting, chirurgia estetica pur se talvolta con risultati discutibili, pubblicità che esaltano il valore di un oggetto mostrando le forme più o meno attraenti e veritiere di un uomo o di una donna.
Cerchiamo di non dimenticare quali miracoli i computer possono fare manipolando le immagini!!

Sarà questa apparente bellezza che salverà il mondo ?

Sarà, forse la bellezza di un paesaggio, la perfetta bellezza di una farfalla che si posa su un fiore, la bellezza di una fanciulla che danza sull’erba, anche se in quella scena idilliaca si cela tanta violenza, come scriveva

Caravaggio: Narciso del 1597-1599 (?)
Caravaggio: Narciso del 1597-1599 (?)

Leopardi nello Zibaldone?

Sarà la bellezza tragica di un quadro del Caravaggio o la maestosa bellezza del Davide di Michelangelo?

Messa da Requiem, W.A. Mozart, 1791.
Messa da Requiem, W.A. Mozart, 1791.

Sarà l’armoniosa e grandiosa bellezza di una sinfonia di Beethoven o la dolorosa e sofferta bellezza della Messa da Requiem di Mozart?
Sarà la bellezza negli occhi dell’innamorato che guarda la sua ragazza o quella ,dolce.della mamma che guarda il bambino attaccato al suo seno?
Sarà la struggente bellezza dello sguardo di quei bambini malnutriti e sofferenti per cui piangiamo quando, dopo averli respinti, affogano in mare o quella straziante,  attonita e dolorosa bellezza di tanti bambini monchi e azzoppati per la nostra crudele avidità e sete di potere?
Sarà la tragica bellezza dell’Innocente condannato e crocifisso perché quelli che detenevano

Salvador Dalì, Crocifisso, 1951
Salvador Dalì, Crocifisso, 1951

il potere, sia politico che religioso, temevano quel messaggio d’amore così totalizzante: “Amatevi l’un l’altro come io vi ho amato?”; messaggio che l’Innocente ripete anche nel momento in cui esala l’ultimo respiro: “Padre perdona loro! Non sanno quel che fanno”.

Il mondo sarà salvato da quale bellezza o quale sarà la bellezza che il mondo salverà?

Mir spasët krasotà“, è questa la frase pronunciata dal Principe Minskin nell’Idiota di Dostoevskij.

Mir in russo ha però due significati: mondo e pace. La Pace salverà la bellezza? O la bellezza salverà la pace? Questo è l’enigma che Dostoevskij ci lascia.

Io credo che l’aspirazione, utopica lo sappiamo, dell’umanità sia la bellezza della pace, l’armonia tra gli uomini. Tale armonia, però, è riscontrabile solo in una relazione d’amore perfetta (altra utopia?).

Fu in quel “brodo” iniziale, dal quale il nostro universo proviene, che gli elementi primordiali hanno cominciato ad unirsi; quando si creava una relazione perfetta tra due organismi si sviluppava una nuova cellula, ogni unione dava vita a qualcosa di nuovo e unico, fino ad arrivare al mondo che conosciamo e a noi. Siamo gli unici esseri viventi di questo piccolo insignificante pianeta ad avere la capacità di comprenderlo, conoscerlo e cambiarlo consapevolmente; lo abbiamo adattato e ci siamo adattati ad esso ma ora lo stiamo distruggendo, ci stiamo autodistruggendo insieme all’ambiente nel quale viviamo e saranno i nostri figli a non avere più una “casa” degna di tale nome.
Siamo anche gli unici esseri viventi potenzialmente capaci di una relazione d’amore perfetta, perché siamo i soli ad avere la Libertà di scegliere tra l’Io e il Noi.

La paura, l’ egoismo, l’ignoranza ci fanno quasi sempre scegliere l’Io, facendoci dimenticare che senza l’Altro non potremmo sopravvivere, saremmo nulla e nessuno. E’ l’Altro da me che mi dà un’identità, che fa sì che io senta e sappia di esistere. L’io senza il tu non avrebbe senso, è il Noi che dà senso e bellezza al nostro esistere.

Quale bellezza salverà il mondo? Quella che può venire solo dalla presa di coscienza e soprattutto, di accettazione di

universo primordiale
Universo

essere un Noi. E’ dalla pluralità di suoni che nasce la musica , è dalla pluralità di colori che nasce il quadro, è la pluralità di razze che forma l’umanità. La pluralità delle bellezze e … delle “bruttezze” forma l’armonia dell’universo.
Questi piccoli esseri, che popolano e sfruttano questo minuscolo pianeta, non sono altro che puntini insignificanti nell’immensità del cosmo, è solo la bellezza dell’Amore che riesce ad illuminarli e a farli risplendere.

Prof.ssa Angelisa Bianco,
Lanciano (Ch).

 

 

 

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