venerdì , 26 Aprile 2024

antitrombina III° (AT III)

glico-proteina plasmatica a funzione anti-coagulante; è un inibitore delle serin-proteasi, come l’alfa1-antitripsina, tripsina, chimotropsina

trombosi arteriosa massiva con leucociti, piastrine, rari eritrociti – foto Sinax-Fidia

ed elastasi, ma del processo coagulativo, come la trombina ed il fattore X°A soprattutto.
E’ il cofattore dell’eparina, nel senso che questa agisce in presenza di una normale concentrazione di AT III.
Al riguardo mi ricordo, prima dell’era dell’eparina calcica e poi delle eparine frazionate, attento studio del valore dell’AT III, eventualmente da correggere, nelle terapie endovenose (pompa raramente, perchè in dotazione all’UTIC ed alla Rianimazione, o più frequentemente dial-a-flow) con eparina sodica delle flebotrombosi profonde e delle trombo-embolie arteriose non chirurgiche. Ricordo in calce l’antica regola di Panda (*).

Una sua diminuzione > la coagulabilità del sangue con rischio di fenomeni trombo-embolici: da qui la la sua correzione farmacologica con schema particolare (vedi scheda tecnica del prodotto farmaceutico) in Pazienti selezionati.
Per il range di normalità ci si affida al laboratorio di riferimento.

>: Pazienti in TAO (Trattamento Anticoagulante Orale) o con steroidi anabolizzanti, ittero da stasi ed epatiti acute con defict secondari di Vit K;

<: gravi epatiti croniche (cirrosi), terapia anticoncezionale e comunque con estro-progestinici (attenzione all’associazione con il fumo di sigaretta che > il rischio trombotico), deficit congenito su base ereditaria con trasmissione autosomica dominante, CID (Coagulazione Intra-vascolare Disseminata, cioè da consumo o “furto”), sepsi da vari agenti patogeni.

(*) Poichè un millilitro (ml) od un centimetro cubo (cc) sono formati da 20 gocce, 7 gocce al minuto coprono 500 cc. nelle 24 ore,
14 gocce/min. 1.000 cc/24h. e così via. Se il programma è 2.500 cc./24 ore si calcola che 2.500 cc. sono 500 cc. x 5, cioè 7 x 5: 35 gocce al minuto coprono pertanto 2.500 cc/24 ore.
Riepilogo: da 7 gocce al minuto si passa a 14 gocce/min. per 500 cc/12 ore. Per cui 2.000 cc. di infusioni, nelle 12 ore giornaliere programmate richiedono una velocità di 14 x 4 (2.000 è il prodotto di 500 x 4), pari a 56 gocce/min.

Controllate anche

eritroblasti e cellule mieloidi immature: la Dr.ssa Maria Golato ci informa

Gli ERITROBLASTI   L’importanza clinica del riconoscimento degli eritroblasti (NRBC) nel sangue periferico per la …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *