domenica , 13 Ottobre 2024

Artrosi del ginocchio: la parola al Dr. Piergiorgio Piermattei

 

ARTROSI DEL GINOCCHIO:
GONARTROSI, ARTROPATIA DEGENERATIVA DEL GINOCCHIO.

Si tratta di una patologia degenerativa della cartilagine articolare del ginocchio, dove si ha un’alterazione dei condrociti (cellule della cartilagine), della matrice ossea con fenomeni di rammollimento, ulcerazione dell’osso con formazione di osteofiti e cisti sub-condrali (artrosi).
Il processo può colpire separatamente o contemporaneamente il comparto femoro-tibiale mediale (parte interna), femoro-tibiale laterale (parte esterna) e femoro- rotuleo.

Incidenza:
la malattia aumenta con l’età ed è più frequente nelle donne, non ci sono differenze nelle diverse razze.

Cause:
fattori sistemici: età, sesso, fattori genetici e dietetici;
fattori locali: obesità, asse del ginocchio, attività fisica, traumi.

Testut e Jacob, 1908: poplite dx

Clinica:
deformità articolare con deviazioni di asse: ginocchio valgo e ginocchio varo;
dolore locale spontaneo, provocato ed al carico, cioè nella deambulazione;
limitazione della articolarità in flesso-estensione;
eventuale versamento articolare: idrartro.

 

Diagnosi:

radiografia tradizionale del ginocchio, anche sotto carico, cioè in piedi.

Terapia:
°) infiltrativa con acido ialuronico. Riservata alle fasi iniziali della condropatia;
°) artroscopia chirurgica con lavaggio e pulizia chirurgica, riservata alle fasi iniziali ed ai soggetti giovani. Con il lavaggio artroscopico si rimuovono i micro-macro frammenti di cartilagine, i corpi mobili articolari ed i cristalli di fosfato calcico;
°) osteotomie (taglio dell’osso) del ginocchio, ovvero le correzioni chirurgiche delle deviazioni assiali (ginocchio valgo e ginocchio varo) dove la condropatia colpisce maggiormente la zona di sovraccarico interna od esterna. L’intervento prevede la correzione dell’asse del ginocchio con delle osteotomie per correggere il sovraccarico sulla zona interna (ginocchio varo) o esterna (ginocchio valgo);

Testut e Jacob, 1908: poplite dx, piano sub-fasciale

°) mosaicoplastica riservata alle lesioni osteocondrali localizzate; si utilizzano innesti cilindrici di osso autologo che colmano il difetto osteocondrale;
°) tecnica A.C.I. (Impianto di Condrociti Autologo) che prevede un intervento artroscopico od a “cielo aperto – open” per il prelievo di condrociti (cellule cartilaginee), che vanno coltivati e quindi trapiantati sulla zona cartilaginea lesionata;
°) artroprotesi, cioè la sostituzione totale o parziale dell’articolazione. Artroprotesi monocondiloidea, in cui si esegue la sostituzione della parte mediale o laterale del ginocchio (condilo mediale o laterale). Artroprotesi totale, in cui si sostituiscono le due componenti femorale e tibiale con un impianto metallico, che può essere cementato o non cementato all’osso.Dr. Piergiorgio Piermattei, Specialista in Ortopedia e Traumatologia,
già Dirigente Medico U.O.C. Ortopedia, Ospedale “Renzetti” Lanciano (Ch).

INTERVISTA

daddy: Carissimo, pensavi di chiudere così il tuo contributo?
dott. P.P.: no, perche? Dimmi, ti rispondo mentre sto cucinando qualcosa per la famiglia, sai che amo stare tra i fornelli, oltre che tra i pazienti.
daddy: sì che lo so, sei bravo in entrambi i casi, ma ora in pensione… Desideravo farti qualche domanda.
Nella diagnostica per immagini, nell’artrosi, c’è spazio per la TAC, la RNM e l’ecografia?
dott. P.P.: certo, l’indicazione c’è per eventuali altre problematiche non ossee, per escludere concomitanze tipo lesioni associate dei tessuti molli: legamenti, menisco, cartilagine.
daddy: bene. Un malappoggio plantare, quando deve essere corretto in caso di artrosi del ginocchio?
dott. P.P.: contemporaneamente alla patologia degenrativa.
daddy: l’età più appropriata per una protesi di ginocchio?
dott. P.P.: sai che la medicina, includendo ovviamente anche la chirurgia, non è una scienza esatta, matematica. Ti dico però che la protesi dovrebbe essere posizionata dopo i 65 anni; ha una “vita” di 15 – 25 anni e dipende molto dall'”uso che se ne fa”. Un pensionato può adoperarla meno di un lavoratore e potrebbe avere un’inferiore attività fisica, anche se questa è indicata a tutte le età, anche avanzate.
daddy: ho capito. Eccezioni per la protesi?
dott. P.P.: sì, nei giovani o negli adulti quando esistano gravi esiti di traumi del ginocchio, di fratture del piatto tibiale o i cosiddetti “sfaceli” dell’articolazione.
daddy: grazie, molto chiaro, sei stato preciso. Ma… sento puzza di bruciato; hai rovinato qualcosa sui fornelli?
dott. P.P.: non ti preoccupare. Laggiù, nei campi, stanno bruciando le stoppie, non vedi? E fra un po’ ti siedi a tavola con me e con i miei.
daddy: scusa, ero distratto, hai ragione. Grazie per l’invito che accetto volentieri.

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