sabato , 20 Aprile 2024

frittura

Gli alimenti vengono immersi completamente o parzialmente nell’olio a temperature > ai 180°C, con disidratazione del cibo e formazione di sostanze dannose e cancerogene, nonchè importante assorbimento dell’olio stesso che > l’introito calorico.
No agli oli di semi vari e di girasole, poiché i loro grassi polinsaturi sviluppano, degradandosi con il calore, acidi grassi trans, problema solo in parte risolto con l’aggiunta della Vit.E che meglio li conserva e protegge dall’aria, luce e calore; sì all’olio di oliva, meglio se extra-vergine, e di arachidi, di palma solo in casi estremi, che contengono acidi grassi saturi, termo-resistenti, ma non > i 180°C: utile al riguardo un eventuale termostato o friggitrice da programmare.
E’ bene non salare prima, ma a fine frittura ed è indicato eliminare l’acqua in eccesso nella pre-cottura poichè queste manovre alterano l’olio con effetto termico accelerando la perdita delle sostanze nutrienti del prodotto. Eliminare sempre anche l’olio in eccesso, asciugando il cibo cotto con carta idonea ed infine riciclare, se proprio indispensabile, ma io non lo faccio mai, l’olio di frittura 2, massimo 3 volte, proteggendolo dall’aria, luce ed eliminando eventuali residui abbrustoliti, carbonizzati: quanta fatica!

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