Oltre a quello che è il mio pensiero, esposto all’inizio di questa categoria, da comprendere subito, ed è cosa ormai nota da tempo, che una restrizione delle calorie giornaliere a scopo “dimagrante” comporta subito un calo del dispendio energetico del metabolismo basale di circa il 15%, da valutare nel calcolo della strategia alimentare; da qui subito il consiglio, che laddove possibile, la dieta va integrata con un > del consumo energetico e quindi con l’attività fisica! Altrimenti…
Concedersi il tempo per mangiare, comodi, lentamente, masticando bene, bevendo a piccoli sorsi acqua (minerale, se ben scelta), lontano dalla TV, letture e programmazione di lavoro; è invece questo il momento in cui si programma il fitness giornaliero o settimanale che ci aiuta a mantenere la massa magra, (se c’è)!
Come noto, una dieta normale, equilibrata, con cibi freschi e sani, prevede una composizione in carboidrati del 60%, proteine 15%, lipidi 25%, circa.
La distribuzione delle calorie giornaliere dovrebbe avvenire attraverso 5 pasti:
la prima colazione, sana, varia ed abbondante (circa il 20%) delle calorie/die, importante sotto molti punti di vista clinico-metabolici, mai da “saltare”,
spuntino di metà mattina,
pranzo,
spuntino del pomeriggio,
cena sobria, non a tarda ora.
Nell’ambito di una programmazione di fitness, più volte a settimana, ci si deve organizzare su modalità e tempi dei pasti, modalità e tempi degli esercizi.
Per quanto riguarda come una dieta bilanciata debba essere studiata e prescritta, ma sempre ovviamente personalizzata, cosa non facile da dedicare agli Esperti, confronta i LARN (Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la popolazione italiana) sul sito www.inran.it/servizi_cittadino.
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