mercoledì , 24 Aprile 2024

Introduzione della categoria Fitness

antonio falconio 1Il pensiero ed i consigli del Medico dello Sport,
Dr. Antonio Falconio.

La salute secondo una definizione dell’OMS consiste in una condizione di completo benessere fisico mentale e sociale dell’individuo.
Alcune abitudini, erroneamente divenute di moda, stanno influenzando negativamente questo principio provocando un aumento dell’obesità soprattutto in età adolescenziale e giovanile.
Infatti, come negli altri paesi occidentali, in Italia il numero delle persone in sovrappeso o francamente obese è in aumento: pari al 40% della popolazione, ed i bambini sono coinvolti in oltre il 20%.
Parallelamente altro rilievo fortemente preoccupante è che oltre il 60% della popolazione non pratica regolarmente attività fisica.
Alla base di tali dati negativi vi è l’elemento fondamentale del cambiamento delle abitudini alimentari con l’acquisizione di comportamenti spesso sbagliati. Da noi, infatti gli attuali ritmi di vita, l’influenza della globalizzazione dei consumi e soprattutto i pressanti messaggi promozionali, stanno progressivamente modificando le consuetudini alimentari fondate sul “classico” modello mediterraneo.
Una indagine dell’ INRAN, ha fatto constatare che la massiccia diffusione di oltre 2. 5 milioni di copie delle Linee Guida distribuite in tutto il Paese non sembra aver influenzato, in maniera significativa, le nostre abitudini alimentari.
Le conseguenze di un’inadeguata gestione del proprio stile di vita si ripercuote in modo rilevante sul piano sociale e sulla gestione della salute pubblica.
Le malattie cardio-circolatorie sono sempre la causa più importante di mortalità, nonostante siano aumentate le conoscenze sulla origine di esse e la loro potenziale prevenzione.
Le malattie causate dalla ipocinesia (sindrome ipocinetica) hanno raggiunto livelli allarmanti. L’homo “sedentarius”, “reale condotta a rischio”, ha fatto quindi la sua comparsa anche da noi così come nelle altre nazioni a forte sviluppo industriale.
Le malattie del sistema cardio-respiratorio non sono malattie acute, inoltre nella loro evoluzione passano attraverso varie fasi e ad ogni fase mostrano chiare manifestazioni.
I dati finora disponibili provano che queste malattie hanno le loro radici nell’infanzia: sedentarietà, iper-lipidemia, ipertensione esistono già fra i giovani; questo modello una volta acquisito, diventa spesso una vera e propria caratteristica personale che può perdurare anche nel futuro.
L’inattività ha anche un effetto negativo sul sistema muscolo-scheletrico: la lombaggine cronica, rappresenta un esempio delle tante piaghe nelle società industrializzate: è determinata nell’80% dei casi da una muscolatura addominale e lombare eccessivamente debole o eccessivamente tesa, spesso con il carico di un tessuto adiposo in grave eccesso.
I giovani che presentano fattori di rischio possono essere individuati e quindi possono migliorare la loro condizione di salute con programmi di attività tisica appropriati ed un’opportuna alimentazione, ma ci vuole la condivisione loro, del Medico di famiglia e del nucleo familiare.
Studi “post-mortem”, effettuati su giovani soldati americani caduti in guerra, hanno evidenziato che le malattie del sistema cardio-vascolare insorgono in giovane età ed evolvono precocemente. Molti tra gli esaminati all’esame autoptico presentavano arteriosclerosi coronarica moderatamente avanzata ed il 5% aveva importanti evidenze anatomiche di malattia. Ed ancora: l’ipertensione insorta in giovane età persiste nel corso della vita e quella presente nei giovani meno attivi, risulta più elevata rispetto agli altri più attivi.

Domanda di daddy:
il medico sportivo quando incontra un giovane od uno meno giovane che aspira a fare attività fisica, magari agonistica, che deve fare?
Risposta del Dr. Falconio:
E’ opportuno procedere come segue.
Anamnesi: nel giovane è utile la presenza di un genitore.
Esame obiettivo accurato, generale e dedicato.
Esecuzione di esami di laboratorio standard, valutando quelli precedentemente eseguiti, concordandoli con il Medico di base.
ECG, visita cardiologica, eventuale visita psicologica.
Talora utile informare l’insegnante di educazione fisica scolastico.
Per concludere, ribadisco i consigli personali, per quanto di competenza, del medico, tecnico nel campo della motricità e dello sport.
E’ scientificamente provato che l’esercizio fisico fa bene per chiunque lo pratichi con regolarità, senza distinzione di età e di sesso, anche in presenza di una qualche patologia. L’attività fisica deve essere adattata ad ogni persona con metodi adeguati correttamente rapportato alle caratteristiche fisiche ed al grado di efficienza che ciascuno possiede.
Lo specialista in Medicina dello Sport è sicuramente competente a valutare sia gli aspetti clinici sia quelli funzionali di chi pratica o vuole praticare un’attività fisica e pertanto sa consigliare e prescrivere al soggetto il tipo ed il modo di fare attività motoria su base individuale in totale collaborazione e sinergia di intenti con tutte le altre branche della medicina.
Affinché la pratica dell’esercizio fisico avanzato, ovvero agonistico e di endurance sia dunque fonte di positivo risultato e di gratificazione e non comporti, invece, l’insorgere di effetti dannosi per l’organismo, è opportuno ricorrere ai consigli ed all’assistenza anche dello specialista in Medicina dello Sport.
La valutazione funzionale consente di avere una dettagliata “fotografia” delle condizioni fisiche del soggetto e pertanto programmare in modo preciso l’allenamento, personalizzando la pianificazione del fitness.
Risposta – Caro Antonio, con la tua esperienza e chiarezza dai un importante contributo tecnico alle conoscenze specifiche. Chi legge il tuo pensiero capisce l’importanza delle parole prevenzione, salute, prudenza e controllo. Anche l’attività di palestra merita un controllo accurato da parte dei trainer sensibili e scrupolosi, ma l’informazione al proprio MMG è opportuna per ben adoperare strutture e strumenti per il benessere. Grazie, stefano.

10.000 passi al giorno per stare bene! (con il contapassi o pedometro o con un semplice ma approssimativo calcolo con orologio, n° passi/min. e centimetro per lunghezza del singolo passo).

E’ questo lo slogan della SIO (Società Italiana dell’Obesità), unitamente ai dettami dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): scarpe comode, pianura, lontano dal traffico, 40’ a 4 Km/ora per favorire il consumo dei grassi e non quello dei carboidrati, peculiarità degli sforzi più intensi.
Ma non è solo un problema di calorie; tutto l’organismo trae beneficio da questo semplice esercizio, adatto ad una popolazione sana e non, la più varia per età e costituzione, facilmente ripetibile: questo programma deve essere una sana abitudine in chi, con l’O.K. medico può effettuarlo.

antonio falconio 2Prima di dare uno sguardo al glossario dedicato al fitness, mai però distaccato da quello della medicina e della nutrizione di daddy, restiamo ancora un po’ insieme per l’ultimo punto:
se durante la passeggiata compaiono problemi di dolor muscolo-articolare, addominale, toracico anteriore o posteriore, oppure turbe della vista, strano affanno od altro, stop walking ed andiamo ad informare il MMG.
Buona ripresa, al più presto e nuovi traguardi!
Ma noi intanto, perché più “organizzati”, continuiamo ad andare in palestra!