venerdì , 29 Marzo 2024

ginnastica medica, posturale, correttiva e rieducativa

elastici quadricipite

Essenzialmente cinque le tipologie della “ginnastica”. Le più specifiche, corsa

dopo quelle generiche di aerobica ed anaerobica, sono:

la posturale, la correttiva e la rieducativa, nell’ambito del grande capitolo della ginnastica medica.

Mi fa piacere ricordare ora la famosa frase del Prof. Andrew Taylor Still (Lee County, Virginia 6 agosto 1828 – Kirksville, Missouri 12 dicembre 1917), filosofo ed anatomista della Virginia: “la struttura governa la funzione“. Egli fondò la prima scuola di osteopatia nel 1892! E dal punto di vista evolutivo aggiungo che l’ambiente richiede una funzione che necessita di una forma, la “struttura” di Taylor.

Ringrazio la cara Zoraima per il contributo datomi per questo articolo, mia trainer storica insieme a Sonia e Antonio.

Innanzitutto il termine ginnastica (Gi.): deriva dal greco gymnos, nudo e  téchne, arte, dall’uso presso gli antichi greci di praticare nudi gli esercizi fisici. Si intende per ginnastica l’esecuzione controllata di movimenti rivolti al miglioramento delle capacità fisiche e costituisce uno dei fondamenti dell’Educazione Fisica. L’antichissima pratica assunse connotazioni diverse, militare, estetica, medica, legate alle forme di civiltà presso le quali era praticata. Già presso gli Antichi molti importanti studiosi, filosofi e pedagogisti sostennero l’importanza della ginnastica. Già nel 2698 a.C. l’Imperatore cinese Hoang-Ti fece redigere un trattato sulla Gi. con scopi igienici.

GINNASTICA MEDICA: è l’insieme di metodiche terapeutiche che con il movimento sono rivolte a ripristinale la funzionalità motoria articolare e muscolare, quando sia diminuita per traumi, interventi chirurgici o da immobilità da cause diverse. Viene oggi inquadrata nel più vasto ambito della Cinesiterapia. Può essere vantaggiosa in deficienze respiratorie, carenze dell’apparato circolatorio, distonie neuro-vegetative, distrofie muscolari, stati spastici, artrosi, osteoporosi, stipsi, obesità, paralisi da trombosi ed emorragie cerebrali. Forme particolari di Gi. medica sono quella correttiva e riabilitativa. La Gi. medica utilizza con attenta programmazione e frequenti controlli, esercizi attivi, con movimenti eseguiiti dal soggetto e passivi, con movimenti fatti eseguire dal Terapista o con l’aiuto di apposite apparecchiature in cui lo stesso Paziente agisce per esempio con un altro sano per mobilizzare l’arto malato. Rientrano nella Gi. medica gli esercizi di rilassamento e le correzioni della postura.

zoraima di florio posturale

GINNASTICA POSTURALE: è rivolta a ripristinare la posizione corretta del corpo rispetto allo spazio. Le posture abituali dell’uomo sono l’ortostatismo o posizione eretta, il clinostatismo o posizione distesa sul dorso e il decubito laterale dx e sin. A seconda della posizione assunta, i rapporti tra i vari segmenti ossei a livello delle articolazioni possono subire variazioni consistenti, in particolare la colonna vertebrale, le anche e le ginocchia. Tale Gi. viene adottata al fine di ripristinare le posture corrette e quindi essa a particolare bisogno di individuare gli errori posturali assunti dal soggetto attraverso un esame obiettivo. L’osservazione analizzerà in ortostatismo, il modo di rotazione e di flessione del capo del Paziente, cercando di individuare qualora ci fossero, ernie vertebrali e tutte quelle anomalie che si manifestano per esempio durante la respirazione. Tale tipo di Gi. medica utilizza tecniche respiratorie, esercizi specifici di allungamento e rafforzamento muscolare al fine di rendere il Paziente propriocettivo, cioè consapevole di come vanno eseguiti gli esercizi propedeutici ad un miglioramento della propria postura. Il lavoro sarà lungo e faticoso ma i risultati saranno incoraggianti a non abbandonare il percorso, in quanto il soggetto potrà vantare una qualità di vita migliore.

zoraima di florio correttivaGINNASTICA CORRETTIVA: può essere considerata una parte della Gi. medica e prevede esercizi per la correzione dei difetti di portament (paramorfismi) più frequenti nell’età infantile, come scoliosi, dorso curvo,

Testut e Jacob, 1908 - piede dx piano muscolare profondo 001

lordosi della colonna vertebrale, varismo e valgismo del ginocchio e del piede. Essa è per lo più volta a contrastare le alterazioni della morfologia e del funzionamento dell’apparato locomotore quindi prevede esercizi eseguiti a corpo libero utilizzando il gioco nei bambini, l’uso di palla medica, spalliera, elastici, bastoni, barre sotto lo stretto aiuto del’Insegnante che controllando la giusta presa farà eseguire il movimento lentamente ed in maniera corretta. Si dovrà agire e procedere con esercizi localizzati e volti a correggere i paramorfismi e sarà una Gi. che dovrà accompagnare la crescita del bambino sensibilizzandolo verso la correzione dei propri difetti morfologici indicando le corrette posizioni da assumere anche durante la vita quotidiana, coinvolgendo la famiglia per indirizzarla anche nella scelta dello sport che in futuro il giovane Paziente potrà praticare in tutta sicurezza. E’ anche importante sottolineare che la giusta collaborazione di tutti i protagonisti del programma terapeutico, soggetto, famiglia, Insegnante sportivo ed Ortopedico, Medico di base (MMG) porterà al raggiungimento ottimale di un piano rieducativo polifunzionale nel bambino con i problemi suddetti.

GINNASTICA RIEDUCATIVA: consiste nel fare in modo che il Paziente riprenda confidenza con determinate attività motorie che sono state da lui abbandonate a causa di malattie invalidanti dovute o a traumi o prolungata immobilità. ernesto ginocchio

Questa Gi. si serve di numerose tecniche utilizzate attraverso movimenti attivi eseguiti dal Paziente in maniera propriocettiva o eseguiti dal terapista attraverso manovre pasive. E’ essenziale procedere gradualmente ed incoraggiare il Paziente a rendersi conto che i risultati

daddy 1967: malappoggio plantare senescenza

apparentemente parziali vanno inquadrati in un piano rieducativo globale e sapere che chi lavora in questo campo deve agire anche sul piano psicologico con il Paziente che mostrerà deficienze motorie anche banali, soprattutto all’inizio. E’ chiaro che gli obiettivi vanno condivisi procedendo con numerose diffidenze e difficoltà ma il risultato anche minimo, incoraggerà sia il Paziente che l’operatore tecnico. Si utilizzano esercizi a corpo libero, poi si procede con l’uso di piccoli attrezzi, apparecchiature tecniche di ultima generazione ed anche di soluzioni innovative studiate a tavolino dall’Insegnante e quindi personalizzate per il Paziente. Da principio le sedute saranno tra il Terapista ed il malato, poi qualora il caso lo permetta, si procederà con piccoli gruppi di lavoro incentivanti soprattutto sul piano psichico; alla fine si inquadreranno i risultati raggiunti ed eventualmente si puntualizzeranno insieme i futuri obiettivi. Appare chiaro che esiste un’ampia gamma di soluzioni per aiutare il Paziente a garantire una vita migliore sul piano psico-fisico ed è anche per questo che attualmente lo si spinge molto a conoscere meglio il proprio corpo, assicurandosi un modus vivendi improntato sulla prevenzione.

Relativamente recente il programma poliedrico di circuit training che è stato inserito nella ginnastica riabilitativa in particolari soggetti convalescenti da patologie medico-chirurgiche (n.d.daddy).

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