diverso dal concetto di crampo, è la conseguenza del lavoro specifico, del tipo di esercizio effettuato; vedi però anche fatica.
Durante l’esercizio, il dolore sperimentato è detto immediato, per affaticamento e per note lesioni di edema, degenerazione e lacerazione delle fibre, come avviso che alla funzione muscolare si sta chiedendo molto, forse troppo, anche se spesso a questo si mira!
L’energia impiegata è in esaurimento e bisogna diminuire o arrestare lo sforzo.
I responsabili chimici di questa sofferenza precoce (dolor) che impedisce la funzione contrattile (functio lesa) sono i mediatori dell’infiammazione del tipo chinine algogene e vasoattive e gli eicosanoidi, in particolare le prostaglandine, con edema dei tessuti (tumor), > di temperatura locale (calor), arrossamento locale per vasodilatazione (rubor): il tutto per un maggior afflusso di sangue per la prestazione richiesta: è la triade di Virchov.
Per il ruolo dell’acido lattico, al riguardo, le convinzioni attuali sono quelle di una sua non partecipazione, scomparendo in poco tempo dal muscolo e dal sangue per diventare glucosio nel fegato.
Per quanto riguarda il “dolore del giorno dopo”, cioè tardivo, avviso-allarme di situazione funzionale non ancora in compenso, è noto che l’attività muscolare intensa, soprattutto se in assenza di un buon allenamento, cioè adattamento fisiologico pluri-fattoriale, provoca lesioni muscolari, come già visto prima, con esami di laboratorio positivi al riguardo, tipo micro-ematuria (soprattutto nelle corse prolungate) e creatininuria (presenza rispettivamente di globuli rossi e di creatinina nelle urine), > della GOT, CPK, LDH, mioglobina.
I muscoli appaiono un po’ rigidi, ipo-elastici e pigri: si consiglia stretching, riposo o fit-walking o lieve corsa, (auto)-massoterapia e mi raccomando, valutazione del “perché?” e programmazione del “cosa” e “quando” rifare il training! Talora l’asfalto duro e non ammortizzante l’appoggio plantare può essere responsabile del fenomeno, ovvero una calzatura inidonea.
Non ho esperienza di terapia con farmaci per questa situazione, e meno male! A meno che non ci si sia comportati veramente “senza testa” e “con i piedi” e siamo diventati dei “ciocchi di legno”: ma questo i bravi trainer non vogliono che accada!
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