sabato , 20 Aprile 2024

esperienze di vita, di Silvia Innocenti

Sono ormai una pensionata, ma ho condotto vita attiva per quasi quaranta anni nella Scuola. E’ stata per me un’esperienza bellissima: si dice che frequentando i giovani si prolunga la propria gioventù, e forse è vero, anzi lo è senz’altro. Ma c’è un’altra cosa che, nel mio caso, ha contribuito a farmi avere l’anima di una quarantenne, nonostante abbia passato la settantina: l’essere stata per quasi 30 anni donatrice di sangue.

Donare il sangue, infatti, fa bene al corpo e allo spirito. Ogni donatore è monitorato, per così dire, dal punto di vista della salute con frequenza rassicurante: il sangue donato è sottoposto a tutte le analisi di laboratorio e mio marito, anche lui donatore, fu avvisato dall’A.D.O.S (Associazione Donatori di Sangue) di essere diventato diabetico al primo insorgere della malattia e questo gli evitò le eventuali complicanze che avrebbero potuto esserci, se per vari mesi o anni non si fosse accorto di avere la glicemia alta.

Essere donatori fa bene anche allo spirito, non solo perché è un’esperienza gratificante sentirsi utili agli altri ed è un modo di ringraziare il Signore di averti dato la salute, ma perché ci si incontra in tanti, si stringono amicizie, una volta all’anno si partecipa ad una bella festa organizzata dall’Associazione e si è anche premiati, se si raggiunge un certo numero di donazioni. A me, ad esempio, è stata data un’artistica

medaglia d’oro per aver raggiunto 50 donazioni.

Quando ero in servizio a scuola e venivo chiamata per la donazione, ho spesso condotto con me 4 o 5 alunni: infatti è importante cercare di abituare la gioventù a questo atto che, secondo me, quando possibile, è un dovere civico. Sono rimasta ancora amica dei dottori del Centro Trasfusionale e tuttora frequento tanti donatori, anche se il sangue, data l’età, non posso più donarlo.

Comunque quella di essere stata una donatrice attiva è stata una delle esperienze più belle della mia vita.

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2 commenti

  1. Ricordo quando tornavi a piedi dall’ospedale dopo il salasso ed andavi a scuola ugualmente pallida e stanca anche se non lo dicevi e minimizzavi. Sei sempre una persona in gamba

  2. Amo queste condivisioni: Manuela e Silvia si conoscono e si vogliono bene; mi associo con profondo affetto, daddy.

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