venerdì , 19 Aprile 2024

NO – monossido d’azoto (ossido nitrico) (con i versi sull’ozono di Alberto Cavaliere)

Monossido di azoto, ossido nitrico (impropriamente). Viene sintetizzato dall’arginina ed è prodotto dai macrofagi.
Regola il tono vasale locale, è immuno-soppressore, inibisce l’aggregazione piastrinica, l’adesività vasale dei globuli bianchi (leucociti) e la proliferazione delle cellule muscolari lisce inducendone il rilasciamento, con effetto vaso-dilatatorio e quindi > del flusso locale di sangue, anti-ipertensivo ed anti-infiammatorio; ciò è molto utile in clinica, nelle guarigioni delle ferite (fonte: Hallemeesch M.M. et Coll. Reduced arginine availability and nirtic oxide production. Clin. Nutr. 2002; 21:273-279).

E’ anche da considerare un regolatore delle reazioni biochimiche locali; ha un effetto battericida; determina ancora, per vaso-dilatazione pre-capillare e venulo-costrizione dei corpi cavernosi, l’erezione farmacologica del pene (nei prodotti specifici); è impiegato nelle miscele per l’anestesia.

Utile pertanto, in campo terapeutico ed in casi selezionati, ponendo attenzione ad altri farmaci che > la produzione della molecola (sovradosaggio); di resa anche nelle performance atletiche (non è il nostro campo) con un’eventuale integrazione di selenio, anti-ossidante in grado di aumentare la bio-disponibilità dell’NO, come fa anche il peptide C.

Dalla sua attività di liberano radicali liberi ad effetto ossidante, dannoso, e si elimina con le urine attraverso derivati nitriti

Alberto Cavaliere
Alberto Cavaliere

e nitrati.
E’ il responsabile del cosiddetto “buco dell’ozono”.

Alberto Cavaliere (Cittanova , Reggio Calabria, 19 ottobre 1897 – Milano, 17 novembre 1967), chimico (laurea a Roma), poeta, giornalista e politico.
Ecco in versi il “suo” Ozono.

Stato allotropico del precedente (l’O2), l’ozono formasi naturalmente dal gas ossigeno,
sotto l’azione di effluvi elettrici d’alta tensione.
Ad esso devesi l’odore strano, caratteristico dell’uragano.
E di tra gli ansiti (affannosi), di tra i fragori di potentissimi generatori,
l’avverte subito chi s’avvicina, alito elettrico dell’officina.
E’ poco stabile per sua natura; ad ordinaria temperatura, però, scomponesi in modo lento,
che divien rapido sui quattrocento.
Produce ossigeno se una corrente traversa un semplice tubo rovente;
e due molecole sole d’ozono in tre d’ossigeno cambiate sono:
per cui, se un piccolo dubbio ancor v’è, cade: la formula, senz’altro, è O3.
E’ assai solubile e si combina con l’olio etereo di trementina.
E’ molto energico come ossidante, in quanto ossigeno cede abbondante;
e zolfo, fosforo, molti elementi, cambia negli acidi corrispondenti.
Sui corpi organici può ancor di più: corrode il sughero ed il caucciù.
Inesorabile microbicida, rende potabile l’acqua più infida.
La terapeutica l’adotta pure, utilizzandolo per certe cure.

 

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