giovedì , 28 Marzo 2024

glutammina (glutamina)

l’A.A. acido glutammico è il precursore della glutammina, l’aminoacido, essenziale in casi critici, più abbondante nel muscolo e nel corpo, sintetizzato soprattutto da muscolo striato, polmoni ed intestino; nel sangue rappresenta circa il 60% del pool degli A.A., fondamentale nei processi di guarigione (ferite, ustioni, traumi, piaghe) per lo stimolo alla produzione di collagene, come fornitore di energia, nella sintesi del principale antiossidante endogeno, il glutatione (fonte: Wessner B. et Coll. Effect of a single and combined supply of glutamine, glycine, N-acetyl-cisteine…ecc.Clin. Nutr. 2003;22: 515-522) e nella proliferazione di cellule dell’infiammazione e non solo (fonte: Karna E. et Coll. The potential mechanism for glutamine-induced collagen biosyntesis in cultured human fibroblasts. Comp. Biochem. Physio. B Biochem. Mol. Biol. 2001; 130: 23-32) ed in tutte le cellule ad elevato turnover.
Da qui si capisce come nei casi critici, in quelli ad alto consumo energetico e nel catabolismo quindi, il suo pool venga rapidamente consumato. E’ l’aminoacido che mobilizzato, fornisce i substrati energetici  al sistema immunitario (leucociti), ai reni ed all’intestino dove favorisce un normale flusso ematico per garantire la funzione di “barriera” agli agenti esterni potenzialmente lesivi e ne esalta la funzione immunitaria (fonte 2011).

Risulta utile in dosaggi particolari ed in casi patologici selezionati per lo stimolo alla sintesi proteica con notevole effetto anabolico, anti-catabolico e stimolante l’attività immunitaria dei leucociti e delle cellule intestinali (fonte: Nieman D.C. Exercise immunologo: nutritional contromeasures. Can. J.Appl. Physiol, 2001; 26, 845), concetto questo di farmaconutrizione. Amici, voi capite che si parla di Medicina in campo di Pazienti critici, e non di fitness!

Dopo il lavoro muscolare, quindi anche per noi, la glutammina trasporta l’ammoniaca derivante dall’utilizzo degli aminoacidi per lo più

Testut e Jacob, 1908 - fegato, stomaco, colon trasverso

ramificati al fegato, qui trasformata in urea e quindi eliminata dal rene con le urine.

In palestra? Da vedere: sì nello sport di potenza e resistenza, 3 gr./die con controllo di specialisti poiché previene l’affaticamento muscolare ed il sovrallenamento, agevola il recupero psico-fisico e l’assorbimento di altri aminoacidi e proteine. (fonte: A. Nicolai et Coll., Sport: fisiologia, metabolismo, nutrizione. 2008, S.O.D. di Dietetica e Nutrizione Clinica, AOU Ospedali Riuniti, Ancona, pag.116).  Stimola la produzione di G.H.

Ricordiamoci la malnutrizione iatrogena ospedaliera, spina nel fianco di molti centri ospedalieri e di assistenza e se abbiamo tempo diamo due occhiate agli articoli seguenti, drammatici, splendidi ed illuminanti: Mediterr J Nutr Metab (2009) 2:171–179 e http://air.unimi.it/handle/2434/68044.

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