sabato , 20 Aprile 2024

fruttosio

monosaccaride naturale che fornisce 3.75 cal./gr., come il G., ma con potere dolcificante doppio; transita velocemente attraverso lo stomaco ed il suo assorbimento intestinale è graduale, modulato, con il più basso indice glicemico per gli zuccheri, pari a 23 in rapporto a quello del glucosio che è 100.
Viene assorbito dal fegato per la formazione del glicogeno senza intervento dell’insulina.

Lo troviamo soprattutto nel miele e nella frutta secca glicidica, ma anche nella frutta (prugne, cachi, uva, melograno ed altri), cipolle.

E’ indicato per l’attività aerobica protratta e nelle diete degli atleti, ma io quando posso, lo prescrivo anche ai miei Pazienti un po’ anziani e nei diabetici, sempre senza esagerare, per problemi gastro-intestinali, talora severi, se si superano i 35-40 gr./die.
Questo zucchero sembra favorire l’ipertrigliceridemia (fonte: Daly M. Sugars, insulin sensitivity and post-prandial state. Am. J. Clin. Nutr. 2003;78(suppl): 865S-72S).

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