martedì , 23 Aprile 2024

fitoestrogeni

o fitosteroli, ad azione debolmente estrogenica, hanno una struttura biochimica simile a quella del colesterolo.
Sono derivati della soia maggiormente, ma anche del trifoglio rosso, della cimicifuga racemosa; li troviamo in grande quantità nell’olio di germe di grano, nell’olio di mais e nei semi di girasole, ed ancora ma molto distaccato, nell’olio di oliva, nei legumi, segale, grano saraceno, frumento, frutta secca lipidica, salvia e finocchio; presenti anche nei molluschi e crostacei che si nutrono di alghe.

Sono anti-ossidanti esogeni ovviamente, ed ipo-colesterolemizzanti (fonte: FDA–USA), ma solo con assunzione giornaliera di 2 gr. (fonte: EFSA: European Food Safety Authority), massima di 3 gr.; : si può raggiungere un massimo di riduzione dell’LDL del 10%.

Testut e Jacob, 1906 - ghiandola mammaria dx sup.le femminile

SOIA: legume orientale (Cina e Giappone) e poi coltivato in tutto il mondo; la lecitina contenuta < il colesterolo LDL ed i fitoestrogeni

Rx grossolane metastasi in mastectomia sin. Aortosclerosi, relaxatio diaframm. sin.

aiutano la donna in menopausa come è evidente in quelle orientali soprattutto per il problema osteoporosi e nella < dell’incidenza generica del cancro della mammella, nel sesso maschile si possono aver vantaggi nella prevenzione del cancro della prostata. Ricca anche in arginina.

E’ il legume più calorico, più ricco in lipidi, di sali minerali come il calcio, potassio e fosforo, di proteine ad elevato valore biologico per gli amminoacidi essenziali contenuti, ha una buona quota di fibre e di antiossidanti isoflavoni, della famiglia dei fenoli, e risulta altamente digeribile. Nel gruppo dei lipidi primeggia la fosfatidil-colina, nota come lecitina di soia che promuove l’azione delle HDL, favorendo la rimozione del colesterolo dalle pareti delle arterie. Assente il lattosio ed il colesterolo.
Per me gradevole il suo formaggio, il tofu, ma la soia si può inserire nella dieta anche come latte (anonimo sapore che non amo), pasta, farina, ragù, bocconcini e bistecche; relativamente recente il tempeh, preparazione fermentata ottenuta con la cottura di fagioli di soia indonesiana in presenza di un fungo Rhizopus: io non l’ho mai provato e non ne ho neanche la curiosità.

Calne R., Pollard S.G., Atlante di Chirurgia, 1991: utero e annesso sin.

Come per ogni cosa, non esagerare con la soia nella dieta, e questo soprattutto per il sesso femminile, in quanto interferenze negative si possono riscontrare nella patologia dell’utero e della tiroide ed in casi particolari di tumori mammari.  (fonte: Ag. Ital. Farmaco, BIF XV, n° 6, 2008, pagg.274-276). Effetto negativo anche sulla disponibilità del betacarotene.

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